venerdì 27 dicembre 2013

Degregoriana II



Vecchia valigia come va, quanto tempo è volato già,
quante mani sono passate fra le nostre dita.
Vecchia stella del mio cuore, vecchio cuore della mia vita,
vecchia valigia ancora buona per una gita.
Come una luce da un finestrino di treno la vita abbaia e morde,
un giorno al centro del quadrato e il giorno dopo alle corde,
e nessuno che si faccia in quattro per volerti aiutare.
Ma forse siamo solo noi che non sappiamo cercare.
Vecchia ragazza come va, beato chi ti conosceva già,
prima che ti andasse via dagli occhi tutto quel mare.
Quando ogni giorno pareva un anno, tutti gli anni insieme una passeggiata,
vecchia ragazza quand'eri giovane e disperata.
Come una luce da un finestrino di treno la vita morde,
un giorno scava più piano e il giorno dopo più forte.
Ma per l'acqua di quel miraggio quanta strada da fare.
Ma forse siamo solo noi che non sappiamo viaggiare.
Vecchia valigia come va, guarda quanta notte se n'è andata già,
se ci stai attenta puoi sentire gli uccelli cantare.
Vecchia stella del mio cuore, vecchio cuore della mia vita,
la vecchio amore ancora buono per una gita.
Come una luce da un finestrino di treno la vita vola,
lascia le lacrime di madreperla fra le nostre lenzuola,
e se provi a voltarti indietro non c'è nulla da raccontare.
Ma forse siamo solo noi che non sappiamo guardare.
F. De Gregori, Vecchia valigia




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